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Trasformazione digitale: e-commerce e podcast, gli ultimi trend italiani

La digital transformation è oramai diventata il pane quotidiano per tutte le aziende, anche medio piccole, in particolare negli ultimi due anni. Nel nostro ultimo blogpost sull’argomento, abbiamo parlato di come la trasformazione digitale stia impattando sul settore della sanità.

Oggi vogliamo porre l’attenzione sui principali trends che nell’ultimo anno stanno impazzando in Italia, una tendenza che vede protagonisti e-commerce e podcast.

Capiamo insieme come hanno preso piede trasformando il modo di vivere l’azienda oggi.

Podcast: il nuovo modo di far sentire la propria voce

trasformazione digitale e podcast

E-commerce e podcast: due mondi paralleli accomunati dallo stesso destino: la rapida ascesa e il cambiamento nel modo di fare business in azienda. Partiamo con definire il podcast e le sue peculiarità.

Mentre la voce tende a sostituire sempre più il testo nei dispositivi digitali (vedi Alexa) per la capacità di creare una parvenza di rapporto umano, la tecnologia in generale si insinua sempre di più nella quotidianità degli italiani (report “Digital 2021 – we are social in collaborazione con Hootsuite ), mettendo in primo piano il nuovo modo di approcciare alla tecnologia e alle sue capacità, soprattutto dopo il periodo di emergenza covid.

E se è vero che gli audio stanno letteralmente spopolando, lo è altrettanto il fatto che l’e-commerce e i social hanno un appeal molto forte su chi utilizza i device: 50 milioni di italiani utilizzano il digital, la percentuale è aumentata causa pandemia e non tende ad arrestare la sua corsa.

Ma cerchiamo di fare il punto partendo dall’importanza dei tool che fanno dell’audio il “porta-voce” per eccellenza: i podcast e il loro essere per natura sempre pronti al cambiamento, capaci di trattare qualsiasi argomento e creando quotidianamente nuovi tavoli di confronto stimolanti e arricchenti.

Chiariamo prima di tutto cosa è il podcast e l’utilizzo che è importante farne ai fini di una comunicazione che sia il più possibile di engagement.

Come sfruttare i podcast per comunicare

Tutti ne parlano, molti lo ascoltano, molto pochi lo utilizzano per fare business. Eppure il podcast si presenta come un canale di comunicazione davvero fantastico capace di risvegliare lo strumento musicale primordiale, imprescindibile e assolutamente più istintivo che possediamo: la voce, lo stesso che è e rimane ispirazione e fondamento dell’espressione musicale.

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Per dare un po’ i numeri: solo nel 2019 gli ascoltatori dei podcast si sono aggirati intorno ai 12 milioni. Nonostante ciò, definire un podcast risulta spesso complesso. In soldoni, la sua costruzione parte grazie ad una serie di file audio digitali formato episodio che può essere ascoltato live sulle piattaforme apposite o scaricato e ascoltato offline in un secondo momento.

Si presenta come un vero e proprio fenomeno in crescita con un ascolto medio di 30 minuti al giorno. Ma cosa sta scatenando realmente l’accelerazione di questa tendenza? In sostanza: perché il podcast?

Una ragione e forse la più plausibile è che in un mondo fatto di condivisioni di immagini e parole (scritte), il parlato diventa IL mezzo per esprimere le proprie idee in maniera chiara, diretta che arriva istantaneamente al cuore di chi ascolta. In poche parole: la strada verso la scoperta del piacere dell’ascolto in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo.

Siamo di fronte ad un fenomeno che si palesa mondiale, il quale ha rivoluzionato l’intrattenimento e la comunicazione digitale. L’ascolto, che non sempre si definisce come LA dote per eccellenza del genere umano, oggi diventa la modalità di comunicazione digital maggiormente apprezzata.

Il podcast appassiona, unisce, divide, genera confronti e riflessioni profonde sui temi più disparati e di difficile trattazione. E mai come oggi è diventata la comunicazione più apprezzata perché autentica e partecipativa.

Ecco perché è in crescita. E l’e-commerce? Ecco qualche dato sulla sua scalata.

La rapida ascesa dell’e-commerce: i numeri

Trasformazione digitale

L’età anagrafica degli utenti cresce, dato rilevato soprattutto subito dopo la pandemia. Stiamo parlando del settore dell’e-commerce, del quale abbiamo ampiamente approfondito le caratteristiche che lo rendono la piattaforma di successo in uno dei nostri post precedenti, settore in esponenziale crescita (parliamo del 86,5% solo nel 2020 con una percentuale di acquisto di beni di consumo del 78% da parte della fascia d’età che va dai 55 ai 64 anni).

E i social? Beh, fanno la loro parte nel processo di penetrazione delle informazioni ma l’aspetto sul quale dovranno continuare a lavorare è il ruolo di ispirazione del quale sono stati insigniti, lo stesso che porta i social media ad essere il miglior traghetto di notizie capace di condurre alla terra ferma (vale a dire l’acquisto da parte dell’utente), una percentuale sempre più importante di persone. Parliamo di social commerce, il futuro dell’e-commerce che si palesa direttamente in piattaforma, completando l’esperienza di acquisto dell’utente in prospettiva di un luogo sicuro, di facile e rapida fruizione.

Naturalmente, ciò che risulta interessante, non sono tanto i numeri ma il significato che assumono, le caratteristiche del comportamento online sul percorso di acquisto e quali possa essere stato in questi ultimi due anni il ruolo sociologico dei social.

La risposta sembra quasi scontata: desiderio di forte connessione con l’altro, di condivisione, di non sentirsi soli difronte ad un evento straordinario come la pandemia. Ma l’avanzata continua perchè oramai tutto è cambiato e nulla sarà più come prima.

Non ci resta altro che vivere il cambiamento che e-commerce e podcast stanno apportando, cavalcandone il fascino che porta con sé, così come la forza rivoluzionaria.

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